24-09-2014
Ruc, il nome della semplificazione
Si chiama Registro unico dei controlli ed è la risposta dell`Emilia Romagna all`oppressione della burocrazia sulle aziende agricole. Presentato alla presenza del ministro per le Politiche agricole, che ora si appresta a vararne uno simile in campo nazionale. Ridurre l`oppressione della burocrazia sulle attività delle aziende agricole, sottoposte a decine di controlli identici da parte di diverse branche della pubblica amministrazione. Se ne parla da anni senza giungere a nessun miglioramento. Eppure la soluzione sembra a portata di mano. Sarebbe sufficiente che un`accertamento della Usl, per fare un esempio, abbia valore anche per i servizi ambientali o per la certificazione di prodotto. Sembra il classico uovo di Colombo, ma nella realtà è tutt`altro che semplice. Il dialogo fra diverse amministrazioni si scontra con molte resistenze e con non pochi problemi tecnici, che però la digitalizzazione delle informazioni può aiutare a risolvere. Una sfida raccolta dall`Emilia Romagna che già nel 2011 ha lanciato un progetto per risolvere questi problemi. Ora quel progetto è realtà e si chiama Ruc, acronimo di Registro unico dei controlli, un`esperienza al momento unica in Italia, i cui contenuti sono stati presentati a Bologna dall`uscente assessore regionale all`Agricoltura, Tiberio Rabboni, ad un incontro al quale ha partecipato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. Una presenza motivata fra l`altro dall`essere il Ruc esempio e strumento di un progetto pilota dello stesso ministero e inserito in `Campo Libero`, il piano di rilancio del settore agroalimentare predisposto dal Governo.