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30-08-2015
Cina, osservazioni sul perché del flop del vino bianco.
In Cina se molte grandi aziende straniere hanno avuto successo e raccolto enormi profitti, altre ancora hanno fallito in modo epocale. Secondo le stime di Australia-China Business Week 2013, il 48% delle imprese straniere in Cina fallisce entro 2 anni dall’ingresso nel mercato: il motivo è solitamente la mancanza di una conoscenza di base di come funziona la Cina e di ciò che i consumatori cinesi veramente desiderano.
“Spesso c’è la comprensione dell’esistenza di una classe media emergente in Cina, ma questo non può essere il presupposto per dire che è come la classe media americana o francese o qualcosa del genere, perché qui è molto diverso` afferma James Roy, direttore associato del China Group Market Research. Blake Stone-Banks, direttore dello studio di consulenza e di marketing Trommsdorff Drüner, sostiene che una società non può semplicemente portare gli stessi modelli e processi impiegati all’estero e aspettarsi che funzionino perfettamente in Cina.
“Solo se una società arriva con la mente aperta, con la disponibilità a lavorare con i partner locali ed a fare investimenti a lungo termine per coltivare una squadra locale giusta, si può avere successo in questo mercato”, dice. Un classico esempio di un settore snobbato dai consumatori cinesi per motivi culturali è il vino bianco. Nel 2013, i consumatori cinesi hanno bevuto 1.870 milioni di bottiglie di vino rosso, con un aumento del 136 % in 5 anni. A detta di tutti, il mercato del vino rosso in Cina è in pieno boom. Secondo la cultura cinese, il colore rosso è visto di buon auspicio e associato con la fortuna, la ricchezza e il potere. Il vino rosso è anche considerato come una bevanda alcolica più sana, che fa bene al cuore e alla pelle, un principio conforme anche alla tradizionale e popolare medicina cinese che attribuisce doti salutistiche ad alcuni alimenti e bevande. In questo modo, il vino rosso si è creato un posto nella Cina moderna; è diventato una bevanda che gli imprenditori condividono quando devono siglare un affare, è diventato ad un regalo standard da portare alle feste, è una bevanda di classe da offrire ai banchetti. Naturalmente i produttori di vino bianco hanno pensato che lo stesso sarebbe potuto accadere per il loro prodotto. Ma non è stato così. Il vino bianco, anche se è disponibile, spesso è evitato dai consumatori cinesi e le porte del mercato sono state chiuse prima ancora che i fornitori ci mettessero piede. Le ragioni di questa avversione al vino bianco sono parte integrante della cultura cinese e del concetto tradizionale di salute. Infatti, una grande parte dei consumatori cinesi ha reazioni contrarie al bere liquidi freddi, considerati dannosi per lo stomaco: e il vino bianco è pensato per essere servito freddo. Inoltre, il colore bianco non è vissuto come se avesse le stesse caratteristiche salutistiche del rosso, anche perché nella tradizione popolare cinese il bianco è il colore della morte. Tutti questi aspetti hanno fatto sì che vendere vino bianco in Cina sia molto complicato, infatti l’85 % di tutto il vino acquistato è da uve rosse.
Il grande appeal del vino rosso nel mercato cinese è stato anche un effetto diretto delle campagne di marketing. Ioana Benga, export manager della Jidvei Winery, dice che il vino rosso è stato promosso come un prodotto sano, ricco di antiossidanti e di tenore alcolico inferiore rispetto agli spiriti cinesi, e i vini francesi famosi come Chateau Lafitte e Mouton-Rothschild sono stati visti come status symbol. In generale il vino rosso è vissuto come una bevanda elegante adatta sia agli uomini che alle donne. “Si potrebbe pensare che tutto questo potrebbe valere anche per bianchi, ma per i cinesi è fondamentalmente diverso: sappiamo che il rosso fa questo, ma cosa succede se il bianco non lo fa? “
Fonte: http://www.scmp.com. Di ANDREA GABBRIELLI